Il Fondo Guido Aristarco
La Storia
A soli 15 anni, viene notata da Vittorio De Sica che la fa debuttare come protagonista nel suo film Maddalena… zero in condotta (1940), nel ruolo di un’allieva indisciplinata e pestifera, ma di una spontaneità e simpatia contagiose.
In Incontri di notte (N. Malasomma, 1943), perde l’aura rassicurante di ragazza della porta accanto, dimostrando di essere un’attrice di spessore. Sul set di questo film, conosce Alberto Lattuada che sposa alla fine della guerra e con il quale lavora, interpretando per lui e per altri registi, ruoli drammatici tra cui: Il bandito, (1946), Senza Pietà (1948), Il mulino del Po (1949) e Luci del varietà (co-regia Lattuada/Fellini, 1950), Gioventù perduta (P. Germi, 1947), Caccia tragica e Roma ore 11 (G. De Santis, 1947, 1952).
La sua bravura e versatilità convincono anche a teatro, sia in ruoli drammatici che comici e di rivista: Gli indifferenti, L’importanza di chiamarsi Ernesto, stagione 1946-46; A’ manassa, commedia messa in scena dalla compagnia di Eduardo De Filippo e in Tutte donne meno io, accanto a Macario nel ruolo della soubrette, (stagione 1956-57).
Mette il suo talento anche al servizio di sceneggiati trasmessi dalla neonata televisione: Piccolo mondo antico (S. Blasi; 1957), David Copperfield (A. G. Majano, 1965). Sul finire degli anni Sessanta si ritira dalle scene. Si spegne il 14 ottobre 2010 all’età di 84 anni.
Il Fondo
La documentazione del fondo reca traccia della condivisione personale e professionale di Del Poggio con Lattuada; rassegna stampa (ritagli, articoli di quotidiani e riviste italiane e straniere), guide pubblicitarie, opuscoli e programmi di sala relativi all’attività artistica di entrambi.
Del regista, c’è un piccolo nucleo di corrispondenza e appunti manoscritti, soggetti, trattamenti di film come Il mulino del Po, Luci del varietà, Il cappotto; la sceneggiatura di Maddalena zero in condotta, ma anche di progetti non realizzati come Miss Italia (soggetto di Lizzani e Lattuada, trattamento di Elsa Morante).
Il fondo comprende inoltre un nucleo fotografico composto da due album promozionali relativi ai film Signorinette (L. Zampa, 1943) e Core ‘ngrato (G. Brignone, 1951) e da fotografie di scena di film in cui l’attrice ha recitato.
Il fondo Del Poggio – Lattuada, come quello della direttrice di produzione Mara Blasetti e la collezione di Tatiana Graunding sono stati oggetto di un progetto di censimento degli archivi femminili da parte della Soprintendenza Archivistica della Regione Emilia-Romagna. I dati sono accessibili dal portale SIUSA-Archivi femminili in Emilia-Romagna.
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