“Non sono mai stato a Napoli, nella chiesa di San Gennaro quando si verifica il miracolo annuale del santo; ma dalle descrizioni che i giornali ne fanno immagino che, almeno per quanto riguarda la folla dei credenti, lo spettacolo non debba essere troppo diverso da quello offerto dalla conferenza stampa che Brigitte Bardot tenne pochi giorni or sono in un albergo di Roma.
Il paragone con San Gennaro […] vuole sottolineare la forte carica d’idolatria che si nasconde sotto l’apparente razionalità della vita moderna. […]
A tutta prima, come appunto durante il miracolo, le cose andarono in maniera freddina: la Bardot guardava la folla da dietro il tavolino; la folla guardava la Bardot da dietro una fila di seggiole. Ma l’idolatria fa presto a riscaldarsi; ben presto le invocazioni di ‘Bi-bi guarda da questa parte, Bi-bi parla, Bi-bi ascolta’ si fecero sempre più frequenti e ansiose; e finalmente l’idolo commise l’imprudenza d’invitare i fotografi e i cronisti a farsi più vicini e più familiari. Non l’avesse mai fatto. Tutto ad un tratto l’atmosfera che era stata sin allora tollerabilmente devota, diventò repentinamente fanatica. La Bardot fu raggiunta, circondata, stretta, oppressa da cento persone armate di macchine fotografiche e di microfoni, alcuni dei quali attaccati a pertiche di acciaio simili a canne da pesca; e le solite invocazioni ‘Bi-bi guardami, Bi-bi parlami, Bi-bi ascoltami’, si fecero struggenti e martellanti”.