
Fondo Piera Degli Esposti
La Storia
Vince tre volte il premio Ubu (1979, 1980, 1992) e due volte il David di Donatello (nel 2003 per L’ora di religione e nel 2009 per Il divo). A cui s’aggiungono un premio Eleonora Duse (2001), un Nastro d’argento (2009) e un Globo d’oro (2011).
A teatro lavora con registi celebri come Antonio Calenda, Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli, Maurizio Scaparro e Massimo Castri. Il lavoro che le dà la notorietà, comunque, è Molly cara (1978) ispirato all’Ulisse di Joyce, con la regia di Ida Bassignano, che le vale anche la battuta di Eduardo De Filippo “Questa è o’ verbo nuovo”.
In tv comincia con una puntata del tenente Sheridan e poi con Il conte di Montecristo (1968). Al cinema esordisce con Trio di Gianfranco Mingozzi (1967) quindi partecipa a film di Renato Castellani, Paolo e Vittorio Taviani, Pier Paolo Pasolini, Luigi Zampa, Nanni Moretti, Lina Wertmüller, oltre ai citati Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino.
Nel 1980 firma assieme a Dacia Maraini il libro-intervista Storia di Piera nel quale rievoca le vicende della sua famiglia “sconquassata”. Il libro, tre anni più tardi, diventerà un film diretto da Marco Ferreri e sceneggiato dal duo Degli Esposti-Maraini. Una collaborazione, questa, che continuerà col film successivo di Ferreri, Il futuro è donna (1984).
Il Fondo
Il fondo annovera libri, fotografie, premi, copioni dei film e degli spettacoli dell’attrice.
I libri, molti dei quali autografati o con dedica, sono già presenti in Opac della biblioteca.
In sala lettura è inoltre presente una postazione PC dedicata a Piera, attraverso la quale è possibile accedere a interviste audio e video e testi informativi, oltreché documenti già digitalizzati.
La Gallery
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