dall’11 al 30 settembre 2025
Simenon – Noir alla francese
Nel solco della mostra Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere, abbiamo scelto stavolta una strada laterale: invece di seguire Maigret e le tante trasposizioni dalle pagine dello scrittore belga, ci siamo avventurati nel territorio più vasto e sfaccettato del noir alla francese, il polar. Nato dall’incontro fra roman policier, noir americano e sensibilità europea, il polar ha conquistato un’identità autonoma, riconoscibile per l’eleganza dello stile, la precisione degli ambienti, la tensione morale e i personaggi complessi e disillusi, interpretati da volti leggendari come Lino Ventura, Michèle Morgan, Philippe Noiret, Serge Reggiani, Jeanne Moreau, Jean-Paul Belmondo, Alain Delon e, sopra tutti, Jean Gabin.
Da Melville a Clouzot, da Becker a Sautet, questi film interrogano un’idea di giustizia ambigua, fondata su codici personali e solitudini irredimibili. Apriamo il percorso con tre pilastri del realismo poetico degli anni Trenta – Il bandito della casbah, Il porto delle nebbie, Alba tragica – che ne tracciano già le coordinate: atmosfere crepuscolari, fatalismo, luoghi chiusi e destini ineluttabili. Prima ancora che il termine polar fosse coniato, il cinema francese ne aveva già trovato l’anima.