Chaplin vs Keaton

A Natale, in Cineteca, c’è una tradizione che resiste quanto il presepio e il panettone: Chaplin vs Keaton, ovvero l’impossibile match tra il poeta della realtà e il funambolo dell’assurdo, Charlot e l’uomo senza sorriso, due modi opposti e complementari di far ridere e pensare. Ritrovarli sul grande schermo – in copie restaurate, tra accompagnamenti al piano e musiche originali, attraversando capolavori, corti leggendari, miracoli di precisione e poesia – significa rivedere le invenzioni che hanno fondato il linguaggio comico del cinema. Quest’anno due occasioni speciali: il nuovo restauro di La febbre dell’oro, il nostro Cinema Ritrovato al cinema di dicembre, che riporta alla luce la versione muta originale del 1925, e la presentazione del cofanetto Un re a New York, l’opera più amara e profetica di Chaplin, in uscita in questi giorni per le nostre Edizioni (regalatevelo!). Meglio la felicità possibile di Charlie o il cinema impossibile di Buster? È come chiedersi se era più bravo Leonardo o Michelangelo. Godersi entrambi è l’unica risposta possibile.

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ingresso libero