“Caro Visconti, vidi Bellissima il 5 gennaio e subito ti telefonai per congratularmi con te e con i tuoi collaboratori. Continuai a telefonarti i giorni seguenti, invano. Bellissima è un film dove lampeggiano intuizioni poetiche, di linguaggio, molto forti. Il calore creativo di tutta l’opera è tale che fonde alcune forzature che mi sembra ci siano qua e là. Sono felice di unirmi agli altri nell’applaudire con tutto il cuore questa tua altra fatica interamente degna di quelle precedenti” (Cesare Zavattini, lettera del 13 gennaio 1952).