Incontri ravvicinati del terzo tipo

Ben oltre i confini della fantascienza, il capolavoro di Spielberg contiene un’anima cinefila e una spirituale. “Il senso religioso del film è indiscutibile e quando Spielberg civetta con sé stesso mettendo in bocca a Truffaut-Lacombe la definizione onnicomprensiva del suo cinema (‘gente normale in circostanze straordinarie’) non fa altro che esprimere non il senso dell’avventura, dell’impossibile, ma proprio il senso religioso di un film come questo” (Franco La Polla).