Nel primo film indipendente di Chaplin non c’è più il Vagabondo. È una commedia romantica. È una tragedia romantica. Due giovani si amano, famiglie ed equivoci li separano, lei diventa femmina di lusso nella Parigi del cinismo scintillante, delle pellicce profumate, delle donne pagate, dei tartufi saltati allo champagne, dell’ipocrisia che logora e distrugge. Lui torna, troppo tardi per tutto. Chaplin prende in mano, con delicatezza e prodigiosa vividezza del dettaglio, un ordito di commedia sentimentale per inquinarlo di disagio e di presagio, per lacerarlo senza nessuna pietà, con la più grande pietà. Quante storie del Vagabondo non erano state altro che strazio d’amore soffocato nella risata? Il pubblico rifiuta. Lubitsch e René Clair fanno tesoro. (pcris)
In occasione dell'uscita del cofanetto La donna di Parigi (Edizioni Cineteca di Bologna, 2024)
Musiche registrate eseguite dall'Orchestra Città Aperta diretta da Timothy Brock