PIER PAOLO PASOLINI: CULTURA E SOCIETÀ
(Italia/1967) di Carlo Di Carlo (20’)
Ex collaboratore di Pasolini, Carlo di Carlo filma il poeta-regista nella sua casa mentre ripercorre la propria vita e le proprie opere letterarie e filmiche in una sorta di autoritratto dove non manca di soffermarsi sulla persecuzione che sta subendo dalla società italiana. (rch)
LE CONFESSIONI DI UN POETA
(Svizzera/1967) di Fernaldo di Giammatteo (45’)
AGNÈS VARDA – PIER PAOLO PASOLINI – NEW YORK – 1967
(Francia/1967) di Agnès Varda (4’)
Con in mano la sua 16mm, protesi ottica di una flâneuse di pieno Novecento, Agnès Varda filma, nel 1967, la 42a Strada, riprendendo la folla di passanti al ritmo dei Doors. A perdersi con lei tra le luci, i corpi, i volti e il caos dell’affollatissima e multietnica New York, c’è Pier Paolo Pasolini. In pochi minuti, il tocco di Varda è capace di ritrarre Pasolini parlando di sé e dell’essenza del cinema tutto, che per entrambi è espressione della realtà stessa. (Anna Masecchia)
PIER PAOLO PASOLINI: A FILM MAKER’S LIFE
(Ita/1970) di Carlo Hayman-Chaffey (28’)
Un cineasta indipendente USA interroga Pasolini sul suo eterodosso marxismo e rivela l’eco ottenuta oltreoceano dalla poesia contro la contestazione studentesca. Nel finale, il poeta legge una delle sue più belle poesie friulane, Il nini muàrt (Il fanciullo morto). (rch)
Le canzoni: Il valzer della toppa (5’)