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Il suo volto dai grandi occhi scuri e la bocca imbronciata ha illuminato il nostro cinema nel momento del suo massimo splendore: Claudia Cardinale si è imposta come diva nell’Italia degli anni Sessanta, divenendo un’icona internazionale e incarnando un nuovo, moderno modello di femminilità. Ha attraversato un ventaglio di generi che vanno dalla commedia al film storico, dal western al giallo ed è stata diretta da autori come Fellini, Visconti, Leone, Bolognini, Germi, ma anche Blake Edwards, Richard Brooks, Werner Herzog. A poche settimane dalla sua scomparsa, la ricordiamo celebrando alcuni dei ruoli che hanno segnato la sua lunga, prolifica carriera. Dalla Carmelina di I soliti ignoti, apripista della commedia all’italiana che l’ha fatta conoscere al grande pubblico, all’indimenticabile Angelica del Gattopardo, dalla Claudia di 81⁄2 alla Ragazza di Bube, dalla moglie del Bell’Antonio alla vedova del Giorno della civetta, fino al ruolo definitivo di Jill in C’era una volta il West: crepuscolo di un genere, trionfo di una diva.
(Italia/1963) di Federico Fellini (138′)
(Italia/1958) di Mario Monicelli (111′)
(Italia-Francia/1963) di Luchino Visconti (205′)
(Italia-Francia/1968) di Damiano Damiani (107′)
(Italia/1968) di Sergio Leone (167′)