Omaggio a John Cassavetes – Seconda parte

“Non penso mai a me stesso come regista, penso di essere uno dei peggiori registi esistenti. Io non conto, non faccio nulla. Sono responsabile del film nella misura in cui ne sono responsabili tutti gli altri. Per me i film hanno poca importanza, è la gente che è più importante”.

Basterebbero queste parole per capire l’approccio al concetto di autore di John Cassavetes, vero e proprio mito del cinema moderno. “Attore affascinante come pochi altri – e artista capace di coltivare un’accorta confusione tra la propria vita e la propria opera –, Cassavetes ha dato all’Europa l’immagine dell’America che il Vecchio Continente ama da sempre contemplare: l’indipendente, spiantato ma pieno di energia, in perenne lotta con l’enorme macchina capitalistica hollywoodiana” (Thierry Jousse).

Tra ottobre e novembre la Cineteca programmerà tutti i suoi film da regista, spesso illuminati dal talento di Gena Rowlands, moglie e musa di Cassavetes, una delle più grandi attrici americane, recentemente scomparsa.