Sinossi
Hamdi, 21 anni, è scappato di casa a 17, salpando in segreto da Sfax, in Tunisia, su un’imbarcazione di fortuna. Arrivato in Italia come minore, accolto in casa famiglia, cerca ora di trovare la sua strada destreggiandosi tra ingiustizie lavorative, bisogno di amicizia, nostalgia della sua casa e della madre, in perenne attesa di ottenere i documenti regolari, per tornare in Tunisia e poterla riabbracciare. La sua storia di vita personale si intreccia con quella della regista Souheila, figlia di un migrante tunisino arrivato in Italia alla fine degli anni ’70 e morto quando lei aveva 16 anni.
L’incontro riaccende in lei il desiderio di capire i motivi che avevano spinto il padre a diventare un harraqa, indagando il rapporto con la sua famiglia di origine.
Il suo viaggio attraverso la Tunisia odierna diventa anche una fotografia della situazione del Paese che, a 15 anni dalla Primavera Araba, vede sempre più giovani lasciare la propria famiglia in cerca di un futuro dignitoso.
Istituito nel 2008, il Premio Gianandrea Mutti sostiene la realizzazione di opere cinematografiche di registi stranieri provenienti da Asia, Africa, Est Europa, Balcani, America Latina e Medio Oriente, residenti in Italia da almeno 12 mesi e registi di seconda generazione, che si ispirano ad una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità culturale e dell’inclusione sociale.
Obiettivo del premio è sostenere la produzione di cineasti migranti e stimolare una comunicazione interculturale concreta e aperta su tematiche sociali rilevanti, valorizzando la conoscenza e la diffusione di altre espressioni culturali ormai massicciamente presenti sul nostro territorio, grazie alle corpose comunità provenienti da questi paesi del mondo.
Il Premio Gianandrea Mutti è un’iniziativa prima nel suo genere in Italia, poiché facilita l’accesso ai fondi per le produzioni cinematografiche di cineasti immigrati residenti in Italia che si trovano in una situazione di particolare difficoltà poiché viene loro spesso negato l’accesso ai fondi statali del loro paese di origine, in quanto non più residenti, e allo stesso tempo rimane complesso l’accesso ai finanziamenti del Ministero dei Beni Culturali perché non di nazionalità italiana.
Il premio, il cui bando è pubblicato annualmente sui siti delle organizzazioni, consiste in un contributo in denaro pari a 18mila euro destinato alla realizzazione del progetto cinematografico presentato. La selezione dei progetti è a cura di una giuria qualificata di esperti. Il criterio di selezione si ispira ad una visione partecipata e dinamica alla cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità e dell’inclusione sociale.