Al Modernissimo la rassegna Art City Cinema

Dal 5 febbraio al Modernissimo la rassegna cinematografica della Cineteca di Bologna in occasione di Arte Fiera, e da domani, nel foyer del Modernissimo, 10 foto originali scattate da David Lynch, provenienti dalla Fondazione MAST.

Una retrospettiva al Modernissimo che intreccia cinema e arte, in occasione di Arte Fiera: dal 5 al 14 febbraio, la Cineteca di Bologna presenta Art City Cinema.

Molti i ritratti d’artista, dal leggendario Mark Rothko (Mark Rothko. La peinture vous regarde di Pascale Bouhénic, lunedì 10 febbraio) con i suoi astratti impasti di colore, a due maestri della fotografia del Novecento come Ernest Cole (Ernest Cole: Lost and Found di Raoul Peck, mercoledì 12 febbraio) e Martin Parr (I Am Martin Parr di Lee Shulman, venerdì 14 febbraio).

Dalle arti figurative alla musica, con l’appassionante storia del gruppo bolognese Gaznevada (Going Underground di Lisa Bosi, sabato 8 febbraio; saranno presenti i Gaznevada), e alla poesia, con i due intimi atti d’amore che Céline Sciamma (This Is How A Child Becomes A Poet) e Lorenzo Spinelli (Un respiro parziale ma intero) hanno dedicato a Patrizia Cavalli (venerdì 7 febbraio).

E ancora, le grandi esposizioni internazionali “usate” come terreno di affermazione politico-culturale (Taking Venice di Amei Wallach, mercoledì 5 febbraio) o di beffarda provocazione (Il complotto di Tirana di Manfredi Lucibello), e due film d’artista che “riusano” frammenti della storia del cinema come l’autoriflessivo How about Art? di Stefan Koppelkamm (domenica 9 febbraio alla presenza del regista) e il distopico The Truth on Sendai City di Marco Bolognesi (presentato domenica 9 febbraio dal regista e dal direttore di MAMbo Lorenzo Balbi).

Last but not least, omaggi a due critici e appassionati d’arte come Mario Verdone (Mario Verdone: il critico viaggiatore, presentato dal figlio Luca Verdone, autore del documentario) ed Eugenio Riccòmini, insuperabile cantore delle bellezze artistiche della nostra città (vedremo tre conferenze giovedì 6, venerdì 7 e martedì 11 febbraio).

E da domani, sabato 1° febbraio, parallelamente alla retrospettiva che la Cineteca di Bologna dedica a David Lynch, potremo vedere nel foyer del Cinema Modernissimo, fino al 28 febbraio s ingresso libero, 10 fotografie originali scattate dal regista americano e provenienti dalla Fondazione MAST.

Gli scatti, realizzati tra il 1986 e il 2000 nelle aree industriali di Berlino, Łódź e nel New Jersey, testimoniano la fascinazione di Lynch per le fabbriche, la sua passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchinari, per l’oscurità e il mistero. Nelle immagini l’artista mette in scena le rovine di un mondo che va scomparendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenografie per storie cariche di quell’aura emozionale caratteristica di Lynch. 

Le opere in esposizione hanno fatto parte della mostra The Factory Photographs (2014) curata da Petra Giloy-Hirtz in collaborazione con Fondazione MAST e con The Photographers’ Gallery.

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