Babylon

(USA/2022) di Damien Chazelle (189')
Info
Piazza Maggiore
Babylon

(USA/2022) di Damien Chazelle (189')

Con: Margot Robbie, Brad Pitt e Tobey Maguire

Classificazioni:
Alcol o droga Età 6+ Sesso Turpiloquio Uso di armi Violenza
Scarica la cartolina

*****

È quasi impossibile parlare di Babylon senza partire dal finale. Manny, dopo aver lasciato Hollywood tanti anni prima, decide di entrare in un cinema nel 1952 e vedere Cantando sotto la pioggia. I tempi sono cambiati, i suoi vecchi amici e colleghi sono morti tragicamente, la bella vita è un ricordo lontano. Ma la storia del cinema continua. All’improvviso, infatti, mentre il protagonista è seduto in sala, Damien Chazelle fa partire un vorticoso montaggio di immagini tratte da film di tutti i tempi (anche quelli che devono ancora arrivare): si va dalla cronofotografia di Eadweard Muybridge ad Avatar, dalle avanguardie storiche a Matrix. Tutto si trasforma, nulla si distrugge. Chi è che sogna? Una premonizione di Manny o il lucido coma di noi spettatori del Ventunesimo secolo? Nelle tre ore precedenti, l’autore americano ha costruito un progetto paradossale di film bigger than life, come quelli che si facevano a Hollywood negli anni Venti, che parla (facendolo) di come quel cinema non potesse sopravvivere al suo titanismo. Un kolossal ad alto rischio industriale che parla di un’industria che collassa: ci vuole coraggio. E oggi? Come è possibile girare Babylon nell’era delle piattaforme e dei blockbuster in digitale? Per Chazelle si tratta di non avere paura di niente: si raccontano (a rotta di collo) divismo, produzione, immaginario, droga, alcolismo, crimine, debiti, razzismo, jazz, sesso, patriarcato, capitalismo, marxismo, gender, generi, muto e sonoro, bianco e nero e colore, tutto in un solo contenitore. Non bastasse, è anche la storia straziante di un amore non corrisposto. Il messicano whitewashed non può davvero puntare al cuore della bellissima e incontrollabile Nelly perché è troppo bella per lui, o forse per le sue origini. Romance negato. Babylon vive in qualche landa a metà strada tra Josef von Sternberg, That’s Entertainment e L’altra faccia del vento di Orson Welles. E rivendica lo sperimentalismo americano di massa, arte dell’immagine che oggi si fatica a intravedere.

Roy Menarini

Se vuoi raccontare una storia d’ampio respiro, una grande storia su Hollywood e le sue origini, devi includere gli alti e i bassi, il bello e il brutto. Perché, secondo me, ciò che rende Hollywood così affascinante è la coesistenza di questi due elementi, a volte persino nella stessa inquadratura. Insomma, limitarsi a condannare o celebrare Hollywood significa, a mio parere, lasciarsi sfuggire una parte importante del quadro complessivo.

Damien Chazelle

 

(In caso di pioggia, la proiezione si sposterà al Cinema Modernissimo)
Serata promossa da Tper
Info
Piazza Maggiore

Lingua

Versione originale in inglese con sottotitoli in italiano