Dal libro al film

Nel gennaio del 1973 Peter Weir aveva ricevuto una telefonata da Pat Lovell, una personalità televisiva australiana, che conduceva diversi programmi alla ABC. Agli inizi del 1971 la Lovell lesse Picnic at Hanging Rock, il romanzo di Joan Lindsay, uscito in Australia nel 1967. La Lindsay era nata a Melbourne, poi viaggiò in Europa dove conobbe a Londra il pittore Sir Daryl Lindsay. Si sposarono nel 1922 e continuarono a viaggiare per il mondo, poi decisero di stabilirsi definitivamente in Australia, dove la Lindsay scrisse il suo più grande successo, e il suo unico lavoro di fiction, basandosi anche sulla esperienza autobiografica dell’infanzia passata in un collegio femminile.
Pat Lovell pensò subito che quel libro sarebbe potuto diventare un film, e quando nel giugno del 1971, al Festival di Sydney, vide Homesdale, decise che Peter Weir era il regista adatto a trasporre l’atmosfera di Picnic at Hanging Rock sulla pellicola. Nel gennaio del 1973 Weir, che aveva molto apprezzato il romanzo, fu lusingato di accettare la proposta della Lovell, anche se al momento stava già lavorando a The Cars That Ate Paris. Pat Lovell acquistò i diritti del libro nell’aprile del 1973. David Williamson (che poi scriverà con Weir le sceneggiature di Gli anni spezzati e Un anno vissuto pericolosamente) venne contattato per adattare il romanzo, ma a causa dei molteplici impegni raccomandò un altro sceneggiatore, Cliff Green. […]
L’Australian Film Development Corporation assegnò un terzo del budget, un altro terzo arrivò dalla Greater Union Organization, e infine la South Australian Film Corporation decise di coprire il rimanente a patto che il film venisse girato in maggior parte nella zona del Sud Australia. Le riprese iniziarono il 2 febbraio del 1975, quindi quasi esattamente 75 anni dopo i fatti raccontati nel libro, siano essi finzione o realtà, che si svolgono a partire dal 14 febbraio, giorno di San Valentino, anno 1900, quando un gruppo di studentesse dell’esclusivo collegio Appleyard partì alla volta di Hanging Rock, una misteriosa formazione di rocce vulcaniche, per un’escursione.
Massimo Benvegnù, Filmare l’anima. Il cinema di Peter Weir, Edizioni Falsopiano, Alessandria 1997

La matrice di Picnic a Hanging Rock è da identificare nel fortunato romanzo omonimo di Joan Lindsay, pubblicato dall’editore Cheshire di Melbourne nel 1967 e che riporta in apertura queste parole: “Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per conto proprio. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nell’anno 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza”. La storia è incentrata sul mistero della scomparsa di due studentesse e di un’insegnante del collegio Appleyard che, il giorno di San Valentino, sabato 14 febbraio del 1900, si recarono in compagnia di altre docenti e studentesse a fare un picnic a Hanging Rock, località dominata da un gruppo roccioso di origine vulcanica, situato nello Stato del Victoria (dove la scrittrice ha immaginato che sorgesse anche il collegio). Il romanzo, che, nella prima edizione non presenta la soluzione dell’enigma che la scrittrice aveva già scritto ma espunto per volontà dell’editore (rivelata soltanto dopo la morte della Lindsay, nel 1987), si conclude riportando un estratto dal giornale di Melbourne datato 14 febbraio 1913, in realtà frutto della fantasia dell’autrice, così come lo sono il collegio e le date indicate nel romanzo.
L’episodio della misteriosa scomparsa delle ragazze, se non è avvenuto nelle modalità descritte dalla Lindsay, tuttavia si basa su eventi realmente accaduti, come ha dimostrato una biografa della scrittrice, Janelle McCulloch, che nel suo libro Beyond the Rock. The Life of Joan Lindsay and the Mystery of Picnic at Hanging Rock (Bonnier-Echo Publishing, Melbourne 2017) racconta che probabilmente si era ispirata alla sparizione di due ragazze avvenuta nella stessa località di Hanging Rock alla fine dell’Ottocento, quindi alcuni anni prima i fatti narrati dal romanzo. Lindsay sarebbe stata particolarmente informata di quella vicenda, che aveva suggestionato la sua fantasia, in quanto nipote di un alto funzionario della polizia locale. Inoltre nel 1907, sempre a Hanging Rock, si sarebbe verificato un altro episodio di cronaca nera, l’assassinio di un uomo da parte di un giovane poi catturato dalla polizia. L’ambientazione derivava l’aura inquietante e ‘maledetta’ anche da alcune vicende storiche, come il fatto che fosse stata scelta quale teatro di riti iniziatici dagli aborigeni e che, nel 1863, le loro tribù dei Dja Dja Wurrung, Wurundjeri e Taungurong fossero state in parte trucidate dai coloni.
Roberto Chiesi, Alla prova dei fatti: Una storia reale, quindi sfuggente ed enigmatica. L’enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog e Picnic a Hanging Rock di Peter Weir, “Cineforum”, n. 587, agosto-settembre 2019